Estroflessioni

Lasciare che fosse la luce a dipingere il quadro, e non il quadro a rappresentare una fonte di luce.

Per questo ho pensato di usare alcune delle mie tecniche artigianali e aquilonistiche per “far parlare la tela”.

Lasciare alla luce il compito di “giocare” su una superficie appositamente pensata.
Al contrario dei “tagli modulari”, ora la tela “emerge” dal quadro dando un senso di spazio e profondità, luce e ombra.
I concetti che hanno ispirato queste tele sono semplici, immediati, racchiusi facilmente nel titolo delle opere.

Questa semplicità, evidenziata anche dalle tele spesso monocromatiche, concentra l’attenzione solo sull’effetto ottico dei chiaro/scuri.

 

 

 

 

 

 

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Il Baretto – Roma

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Organizzata dall’Arch. Enrico Turella dello studio luoghiCOMUNI (www.luoghi-comuni.it), l’esposizione è ospitata nei locali de’ “Il Baretto“.

Situato in posizione strategica tra l’intellettuale quartiere di Monteverde Vecchio e il più chiassoso Trastevere, è stato per anni il classico bar di zona. Meta, negli anni ’70 e ’80 di tutti gli studenti dei numerosi licei di zona, è sempre stato apprezzato per la sua veranda e il giardino dal carattere domestico e privato.

Rilevato da Allegra e Richard questo storico caffè ha conservato, nonostante la ristrutturazione minimalista, un’impronta vintage grazie agli arredi retrò che i nuovi proprietari hanno scovato e riadattato. L’idea, è stata quella di rispettare la vocazione del posto interpretando il nuovo spazio come un contenitore da riempire con oggetti e suggestioni provenienti dal passato.